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Nei due volumi di aggiornamento della prestigiosa enciclopedia Treccani, i nomi più illustri del giornalismo nazionale

Il cinquecentesco Palazzo Mattei di Paganica, costruito sui resti del teatro di Balbo e istoriato da raffinati cicli pittorici della migliore stagione del nostro Rinascimento, è sede dell'Istituto della Enciclopedia Italiana dal 1927, anno in cui Giovanni Treccani l'acquistò dalla famiglia Canonici Mattei.

 
 
La enciclopedia Treccani nei suoi due recenti volumi di aggiornamento ha inserito i più rappresentativi nomi del giornalismo italiano, che vanno ad aggiungersi a quelli di Montanelli, Mieli, Biagi, Bocca. I neo nominati sono: Gad Lerner, “apprezzato per il rigore delle sue inchieste giornalistiche”; Michele Serra, “autore di satira politica e di costume”; Giuliano Ferrara, capace di “portare in tv un giornalismo d'inchiesta spettacolare e provocatorio”; Michele Santoro, iniziatore di un “nuovo modello di giornalismo televisivo in cui univa al dibattito in studio i collegamenti esterni”; Enrico Mentana, che con il TG5 ha inaugurato in Italia “un modello che ricalcava lo stile dei networks statunitensi”; Vittorio Feltri, “interprete di un giornalismo d'inchiesta aggressivo e anticonformistà. Tra i direttori di giornali la Treccani ha inserito: Furio Colombo (L'Unità), Carlo Rossella (Panorama), Paolo Panerai (Italia oggi), Ezio Mauro (La Repubblica), Livio Zanetti (L'espresso, fino al 1984). Non potevano mancare Bruno Vespa, Gaetano Afeltra, Gustavo Selva, Angelo Panebianco, Nico Orengo, Sergio Romano, Virgilio Levi; e ancora Enzo Bettiza, Alberto Cavallari, Mario Cervi, Roberto de Monticelli, Ernesto Galli della Loggia
 
 
 
 
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