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Niccolò Ammaniti, l'autore del romanzo "Io non ho paura" definito dal Times il miglior talento della nostra narrativa
  EINAUDI pp. 220 € 8,26
Niccolò Ammaniti commenta  “Mi fa piacere questa affermazione, forse un po' troppo perentoria, potrei cominciare a montarmi la testa. Detto ciò, a tutti piace che il proprio lavoro venga riconosciuto, soprattutto in un paese come l'Inghilterra dove è molto difficile essere tradotti”. Ma i successi e i riconoscimenti di Niccolò Ammannati che fu a capo  dei giovani "cannibali" iniziarono fin dal primo romanzo, BRANCHIE, e con IO NON HO PAURA, che in Inghilterra uscirà a fine mese, ha vinto il Premio Viareggio 2001 e ha venduto 190.000 copie.

IO NON HO PAURA da cui è stato tratto l'omonimo film di Salvatores, da un anno e mezzo continua a essere in classifica, e la sua polarità non accenna a diminuire. Ammaniti aspetta ora di vedere come supererà il test inglese: “Speriamo che il pubblico sia altrettanto generoso con me che il giornalista del Times”. Commenta Ammanniti in attesa di sapere i risultati delle vendite in Inghilterra.

IO NON HO PAURA

Dopo Ti prendo e ti porto via, Niccolò Ammaniti in questo romanzo va al cuore della sua narrativa, con una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente: e mette in scena la paura stessa.
Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosí grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. Il risultato è un racconto potente e di assoluta felicità narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da Clive Barker alle Avventure di Tom Sawyer, alle Fiabe italiane di Calvino.
La storia è ambientata nell'estate torrida del 1978 nella campagna di un Sud dell'ltalia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. In questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, Ammaniti alterna a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell'amicizia e il dramma del tradimento. E insieme tratteggia un indimenticabile campionario di adulti. Romanzo della scoperta di sé attraverso un rischio estremo, e la necessità di affrontarlo, lo non ho paura diventa un addio struggente all'età dei giochi e dello stupore, all'energia magica che ci fa lottare contro i mostri. E si insinua sotto pelle in ciascuno di noi, come una tenera pugnalata nel petto.


L'estate piú calda del secolo. Quattro case sperdute nel grano. I grandi sono tappati in casa. Sei bambini, sulle loro biciclette, si avventurano nella campagna rovente e abbandonata: in mezzo a quel mare di spighe c'è un segreto pauroso, un segreto che cambierà per sempre la vita di uno di loro.
EINAUDI
pp. 220
 € 8,26