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Bronzi di Riace,trent'anni fa il passato a galla. Gli ormai celebri Bronzi vennero avvistati in mare il 16 agosto del 1972. Da allora, dopo una breve parentesi al Quirinale, richiamano il pubblico nel museo reggino. |
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Dopo un breve periodo al
Quirinale, nelle sale della Presidenza della Repubblica, dal 1981 si
trovano a Reggio Calabria, nel Museo Archeologico. I Bronzi di Riace,
avvistati in mare il 16 agosto del 1972 richiamano il pubblico nel
museo reggino. Fu un subacqueo romano Stefano Mariottini, ad
accorgersi che a otto metri di profondità di fronte a Riace Marina,
in Calabria, c'erano due straordinarie opere d'arte. Recuperati e
portati a riva, furono destinati ai laboratori di restauro di Firenze.
Fino al 1981, quando il presidente della repubblica Sandro Pertini ordinò
di portarli al Quirinale.
Le due opere - datate tra il 460 e il 450 a.C., secondo gli archeologi - erano guerrieri millenari, con denti d'argento, labbra di rame rossiccio, occhi di avorio e calcare. E, nell'esposizione romana, conquistarono il pubblico. Da una parte, un uomo alto, nudo e barbuto, nero. Pochi metri sulla sinistra il compagno, più robusto, con il corpo verdastro. Sul fianco sinistro una grande vena e un occhio sinistro inesistente. Nella sala di venticinque metri per sette i visitatori potevano rimanere solo per cinque minuti. Dopo la trasferta romana, il ritorno nella terra che li ha svelati al pubblico. L'allestimento del Museo Archeologico di Reggio Calabria mise a dura prova le forze degli addetti ai lavori. |