La nomina l'ha colto reduce dal Festival di Roseto degli Abruzzi,dove ha festeggiato la presentazione della copia restaurata di "Anonimo Veneziano",film del 1970 con Enrico Maria Salerno e Florinda Bolkan,di cui è stato il produttore,Vasile ricorda una lunga carriera,nel corso della quale ha percorso un pò tutti i generi dello spettacolo:si parte dal 1940,quando con Enrico Fulchignoni,pioniere della nuova regia,firma la rappresentazione di "Piccola città" di Thorton Wilder;in seguito è stato produttore di ben 108 film,lavorando con tutti i grandi del cinema,da Antonioni a Zampa.

Tra le nuove iniziative,Turi Vasile ha in programma un ciclo di letture dei lirici graci,da Saffo a Pindaro,da Alceo a Minnermo,da realizzare come una composizione multimediale,utilizzando maxischermo e musiche a fare da sfondo all'interpretazione degli attori,nella suggesiva cornice dei due teatri greci di Sicilia.

Un ritorno alla trdizione,dunque,ma sopratutto all'integrità e al rispetto dei testi,quello proposto da Turi Vasile,di cui in questi giorni è in uscita la sesta raccolta di racconti  "La valigia di fibbra"per l'editore Sellerio. "Mi sento un "siciliota"afferma l'autore,nato a Messina nel 1922, e la sua formazione è greca; " mia madre era di Lentini nella Magna Grecia:Per me la poesia dei greci è une delle vette ineguagliate della creatività".

La Fondazione Italia nel Mondo formula al suo Presidente Onorario auguri di buon lavoro.