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ADDIO PEPPINO |
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MILANO – In lacrime, il
presidente della Corte d’Appello Mario Corbetta ha ricordato a Palazzo
di Giustizia Peppino Prisco, il vicepresidente dell’Inter, scomparso
oggi all’alba e che fu per molti anni al vertice dell’Ordine degli
avvocati milanesi. Il ricordo di Prisco nel foro milanese è ancora forte,
ha ricordato il decano dei legali Armando Cillario, che fu suo amico
intimo e compagno di banco durante gli anni del ginnasio.
Stima e affetto anche nelle parole del procuratore generale Francesco
Saverio Borrelli. "E' una delle primissime persone che ho conosciuto
a Milano. Lui, giovanissimo avvocato, si presentò a mio padre, allora
presidente della Corte d'appello, che lo prese in simpatia''. ''Capitava
di vedersi spesso in casa, capitava di andare a cena e a teatro. Lui
- dice ancora Borrelli - ha avuto sempre un particolare affetto
verso mio padre e una particolare cordialità nei miei
confronti". E aggiunge il magistrato: ''Ho
sempre apprezzato, quando era presidente dell'Ordine degli avvocati, la
sua capacità di creare attorno a sé un clima di cordialità. E ho
sempre molto apprezzato Prisco, avvocato civilista, ricoprì anche il ruolo di consigliere del vecchio Banco Ambrosiano, finendo anche coinvolto nel processo per il crack finanziario dell’istituto di credito. Per concorso in bancarotta venne imputato e condannato in relazione all’insolvenza dell’Ambrosiano presieduto da Roberto Calvi. Ma anche in quell’occasione – ricorda chi lo conosceva bene – Prisco venne elogiato per il suo comportamento durante il processo. Prisco in quell’occasione volle risarcire il danno per non lasciare dubbi sulla sua correttezza, poi aveva frequentato sempre meno le aule del tribunale coordinando l’attività forense dei suoi collaboratori. Anche Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, ha voluto ricordare Prisco: "Se ne è andato un maestro di vita, di cui ho avuto l'onore di essere amico, un uomo generoso e molto intelligente. Un milanese nel senso profondo del termine, di quelli che riflettono l'identita ambrosiana in tutte le piccole e grandi cose che fanno". Il ricordo dell’avvocato dell’Inter è forte anche tra gli Alpini,
nei quali Prisco militò. Tullio Toma, presidente della sezione
dell'Associazione nazionale alpini di Milano lo aveva sentito per telefono
fino a ieri. Oggi ricorda: ''Questa sera avremmo dovuto incontrarci in
sezione per la tradizionale bicchierata per lo scambio di auguri di
Natale. Mi aveva telefonato per scusarsi, perché non poteva intervenire
essendo impegnato a Roma. Stava bene, poi questa mattina mi hanno dato la
notizia”.
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