Negli anni '50 rivoluzionò la musica leggera italiana Fra le sue canzoni indimenticabili Maruzzella e Tu vuo' fa l'americano.
Ci ha lasciato senza far rumore, così come nel 1960 aveva deciso di dire addio alle scene. Poi, dopo 15 anni di isolamento e di studio (dalla musica classica alla pittura, iscrivendosi nel 1968, su consiglio del figlio Pino, all'Accademia di Brera), nel 1975, tornò con uno spettacolo alla Bussola di Viareggio.
Forse per seguire il consiglio di Eduardo De Filippo: "Devi fare come me. Devi continuare così, perfezionando e migliorando fino allo spasimo ciò che il tuo pubblico ha voluto, apprezzato e applaudito".
Nel 1989,partecipò al Festival di Sanremo con 'Na canzuncella doce doce). Nel 1982 uscì con un nuovo LP "Renato Carosone 82".
Carosone è ricordato anche ottimo pianista.
Tra le sue canzoni, molte delle quali scritte con Nisa ed Enzo Bonagura: Tu vuo' fa l'americano, Chella là, Torero, Io mammeta e tu, Mambo italiano, La pansé, Malafemmina, Caravanpetrol (avete presente la musica della pubblicità dei biscotti Intrecci del Mulino Bianco?), O' sarracino, La donna riccia, O russo e a rossa, Pigliate 'na pastiglia, Boogie Woogie italiano, Tre numeri al lotto, Papaveri e papere, E la barca tornò sola, Maruzzella, A casciaforte, Papa loves mambo, Il pericolo N. 1, Istanbul, Piccolissima serenata, La sveglietta, Ciribiribin e Luna rossa.