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Nel corso della presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, Il Cavaliere e il Professore, il premier Silvio Berlusconi ha annunciato l'intenzione di ricandidarsi a Palazzo Chigi. "Allo stato delle cose, devo dire che mi ricandiderò come premier e devo dire che ci presenteremo con risultati incontestabili, tali da rendere altrettanto incontestabile la nostra vittoria". | |||
Silvio Berlusconi, ha sottolineato le difficoltà che l'attuale sistema elettorale crea, obbligando le due coalizioni ad avere all'interno anche le «estreme» pur di assicurarsi la maggioranza, dando a questi partiti un potere contrattuale enorme. «Anche la sinistra ha lo stesso problema. Bisogna cambiare sistema. Spero sia possibile raggiungere un accordo fra tutte le forze sulla legge elettorale, in modo che chi sarà chiamato dagli elettori a governare nei prossimi anni possa governare per il meglio». | |||
Con riferimento alla legge Gasparri, e alla pubblicità sui giornali, Silvio Berlusconi ha precisato: «I giornali fanno parte di una stagione della comunicazione. Oggi, per esempio c'è Internet, che fornisce a domicilio tutte le notizie immaginabili. Non attribuite quindi alla televisione - dice il premier rivolto ai direttori de "La Stampa" Sorgi e del "Messaggero" Gambescia - la possibilità di togliervi dei lettori. Voi fate dei bellissimi giornali. Non dico che non siete capaci di farli. Anzi. Sono giornali bellissimi, ma li fate per una elite di cittadini. La carta stampata fa parte di un momento dello sviluppo della tecnologia e della comunicazione». Poi il premier ha aggiunto che è normale che la pubblicità di prodotti di massa come "pannolini, detersivi" vadano in Tv.«Le massaie - ha concluso il premier - non leggono i quotidiani» | |||
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