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In occasione della mostra "La doppia elica del DNA cinquant'anni dopo",lettera aperta di Umberto Veronesi: "Se rispetteremo l'etica della responsabilità raggiungeremo un grande bene per l'umanità"


 
La scoperta del DNA e la decifrazione del genoma umano che ne è la diretta conseguenza hanno rappresentato una rivoluzione copernicana non soltanto per la scienza. Come Copernico svelò che la terra non era al centro dell'Universo, ma girava intorno al Sole, il che portò alla cancellazione della cosmologia aristotelica, così la scoperta del DNA ha sconvolto i fondamenti della biologia e della stessa metafisica dell'uomo.

La rivelazione del genoma ci riporta al nucleo fondante delle teorie evoluzionistiche, secondo cui gli organismi viventi si sarebbero evoluti a partire da antenati comuni, a loro volta evolutisi dalle cellule primordiali: la scoperta del DNA ha svelato inequivocabilmente il processo evoluzionistico di tutti gli esseri viventi. La struttura di un gene (cioè il nucleotide) è uguale per tutti gli esseri viventi: i geni di un moscerino e quelli di un filo d'erba e quelli di un elefante e quelli di un uomo sono identici, sono costituiti tutti dalla stessa matrice, che è il DNA, l'acido deossiribonucleico.

Dal punto di vista genetico tutti gli esseri umani sono sostanzialmente uguali, e le diverse razze posseggono gli stessi geni, anche se le varianti geniche possono influenzare il carattere fisico esteriore.

Conoscenze straordinarie che abbiamo cominciato ad utilizzare. Si sono aperte strade infinite grazie alla bioingegneria, cioè alla capacità di trasferire e modificare geni nelle piante e negli animali. Ha significato di debellare la piaga della fame grazie a piante resistenti a malattie e parassiti, e a raccolti più ricchi in virtù di semi modificati. In medicina le ricadute pratiche sono già meravigliose, basti pensare alla produzione in grandi quantità di insulina per curare il diabete e di ormone per la crescita.

Il DNA, il codice della vita, inaccessibile per miliardi di anni all'uomo, è stato il "dominatore " dell'uomo. Ma oggi che ne abbiamo scoperto la natura, il linguaggio e la funzione, possiamo essere noi a dominarlo. E' l'antico sogno di dominare la natura che oggi diventa realtà.E questo il tema vero del DNA, quello di una riflessione etica, fondamentale per il nostro futuro. Possiamo indirizzare questa potenzialità a fini benefici, oppure dimenticarci in questo impegno. Se rispetteremo l'etica della responsabilità raggiungeremo un grande bene per l'umanità.

Umberto Veronesi

  La Fondazione Adriano Buzzati Traverso, col contributo del Ministero dell'Istruzione,Università e Ricerche, e della Fondazione Pfizer, ha realizzato la mostra LA DOPPIA ELICA DEL DNA CINQUANT'ANNI DOPO.

La mostra è dedicata a ripercorrere i passaggi chiave che hanno condotto a questa importante scoperta, oltre che alle tappe fondamentali che hanno permesso di decodificare l'intera sequenza del DNA.

La mostra si svolge a:

Napoli

 ex sede della facoltà di economia e commercio dall'8 novembre al 10 dicembre 2003

 

Milano

 Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" dal 25 novembre 2003 al 31 marzo 2004

 

Padova

Palazzo del Bo dal 10 dicembre 2003 al 16 gennaio 2004

 

Roma

Centrale Montemartini dal 18 dicembre 2003 al 28 marzo 2004