il vicepremier, Gianfranco Fini, ha dichiarato ad un convegno della Cnel  "Sono maturi i tempi per discutere del diritto di voto amministrativo per gli immigrati che vivono, lavorano, pagano le tasse in Italia e hanno ottenuto la carta di soggiorno". 

"Sono maturi - ha affermato Fini - anche perché la nuova legge funziona e ha dimostrato di garantire l'integrazione di centinaia di migliaia di stranieri che lavorano con regolare contratto".

Alle dichiarazioni del vicepremier sono seguite le proteste della Lega. Gianfranco Fini in una nota, torna sulla sua proposta e si augura che la Lega "dimostri di essere cosciente" del fatto che "non avere la nazionalità italiana non può voler dire essere cittadini di serie B".

 "Integrazione - continua il vicepremier - significa parità di diritti e di doveri ed è un obiettivo che il Governo di centrodestra ha sempre tenuto presente insieme a quello della legalità, del giusto rigore verso i clandestini".