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Ciampi ribadisce la sua proposta: utile anticipare le elezioni politiche. Casini: parole piene di buonsenso

   
Alla tradizionale cerimonia del Ventaglio, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è tornato a parlare delle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento. C|iampi ha detto che "tutte le forze politiche devono avere presenti" alcune scadenze “di grande importanza. Se si tiene conto degli adempimenti connessi con l'inizio della nuova legislatura e con l'elezione del nuovo presidente della Repubblica, il lasso di tempo intercorrente tra il giorno delle elezioni e quello della fiducia al nuovo governo può valutarsi, sulla base dei termini costituzionali e dei precedenti, in circa 2 mesi, 2 mesi e mezzo". "Non dimentichiamo - ha aggiunto Ciampi - che poi il nuovo governo sarà tenuto ad adempiere agli impegni presi con l'Ecofin per il rientro dei nostri conti pubblici nei parametri concordati, entro il 2007. Sarà quindi particolarmente impegnativa la preparazione del documento di programmazione economico-finanziaria da sottoporre, per l'approvazione al Parlamento prima delle ferie estive del prossimo anno".

Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, in un incontro al Caffè della Versiliana ha detto: "Credo che le argomentazioni del capo dello Stato siano piene di buonsenso"- "non ci sono differenze sostanziali per i partiti che correranno alle elezioni con un voto in aprile o in maggio. Io sono personalmente indifferente. Un mese di differenza non cambia le carte in tavola. Comunque - conclude - le motivazioni di Ciampi hanno un fondamento serio: giriamo pagina e apriamone una nuova". Casini ha poi lanciato un monito a tutta la Cdl: "Il centrodestra è destinato a perdere se non cambia: se continua così perderà le prossime elezioni". In quest'ottica, a suo giudizio, il partito dei moderati "può restituire fiducia a chi oggi è deluso".

Romano Prodi leader dell'Unione si è dichiarato d'accordo col presidente della Repubblica: "I problemi posti dal capo dello Stato sono profondamente ragionevoli. Se fossimo un paese attento alle necessità e ai problemi del paese avremmo già fatto le elezioni".

22 luglio 2005