Restaurato
il vero volto di Dante, ma e' senza il naso aquilino
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Le
due immagini a confronto |
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E' stato
scoperto un nuovo ritratto che raffigurerebbe Dante Alighieri.
La notizia, e' stata anticipata - con un articolo sul «Corriere
della Sera - da Carlo Arturo Quintavalle,critico
d'arte, uno dei massimi studiosi dell'opera del "Sommo poeta".
Il restauro dell'affresco che raffigurerebbe l'Alighieri sarà
inaugurato fra breve ed è stato possibile grazie all'impegno
d'un privato, Umberto Montano, che ha investito per
il restauro 400 mila euro. L'affresco,
risalente intorno al 1375, si trova a Firenze nell'antica sede dell'Arte
dei Giudici e dei Notai, in via del Proconsolo, dove Montano aprirà
presto un ristorante.
Il professor Francesco
Mazzoni,presidente della Società Dante Alighieri ha
cosi' commentato la notizia: ''Cercherò quanto prima d'andare
a vedere quest'affresco, ma non credo potrà aggiungere niente
di originale a quanto già sappiamo su Dante.
Sapere se il naso era lungo o aquilino non aggiunge nulla alla grandezza
della sua poesia''. Dal canto suo Domenico De Robertis,
professore di letteratura italiana all'Università di Firenze,
ha mostrato grande cautela ''può darsi che raffiguri Dante,
ma fu pur sempre dipinto mezzo secolo dopo la sua morte, quindi è
assai probabile che sia stato dipinto facendo ricorso a voci popolari''.
L 'immagine restaurata,
e che certamente sara' oggetto di vivaci discussioni, raffigura Dante
sì con un naso lungo, ma non aquilino, smentendo l'iconografia
che s'è andata affermando nei secoli, soprattutto le immagini
imposte dal Rinascimento, che lo volevano col naso aquilino,
e, come scriveva il Boccaccio
nel suo «Trattatello in laude di Dante»:
«il suo volto fu lungo, il naso, aquilino, e gli occhi anzi
grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labro di sotto era
quel di sopra avanzato»
La lunetta che è
stata restaurata era orogonariamente composta da quattro figure: oltre
a Dante c'è anche l'immagine di Giovanni
Boccaccio, sono invece quasi andate perdute le raffigurazioni
di Francesco Petrarca e Zanobi da Strada. Quando
Umberto Montano che ha promosso i restauri, inaugurera'
il suo ristorante in quella che fu la sala dell'Arte dei Giudici e
dei Notai, gli affreschi, saranno visibili al pubblico. |
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