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Il
Ministro della Difesa, On. Prof. Arturo PARISI, accompagnato dal
Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Giampaolo DI PAOLA (foto
tratta dal sito del Ministero della Difesa) |
Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, nel corso
dell'esercitazione della marina militare «Mare aperto»
al largo delle coste di Civitavecchia, ha ribadito che nessun militare
italiano resterà a Nassiriya dopo la fine della missione
Antica Babilonia, neanche se nell'area ci saranno dei civili, ed
ha confermato la disponibilità del governo italiano ad aiutare
l'Iraq nella sua costruzione della democrazia permane ma non con
forze militari dispiegate sul campo: «Abbiamo dichiarato la
nostra disponibilità a dare tutto il sostegno possibile per
quello che riguarda la ricostruzione economica e sociale del paese
- ha detto il ministro -. Abbiamo anche chiarito che la nostra presenza
civile non può in alcun modo giustificare una ridefinizione
della presenza militare perché sarebbe in contrasto con il
mandato che abbiamo avuto dagli elettori».
Parisi
ha quindi sottolineato che l'obiettivo è «tornare nei
tempi tecnici più brevi possibili», e certamente entro
l'anno. E sul decreto di rifinanziamento di Antica Babilonia e delle
altre missioni Parisi ha spiegato : «Non abbiamo ancora definito
l'ordine del giorno della riunione ma evidentemente affrontare presto»
questa questione. «Esistono delle scadenze già predeterminate
per cui si dovrà definire entro il mese lo strumento parlamentare.
Il consiglio dei ministri dovrà decidere sulla base dell'istruttoria
predisposta dai ministri competenti»
11 giugno
2006 |