Ai
funerali del giovane caporale sono intervenute in chiesa tutte le
più alte cariche istituzionali. Il capo dello Stato Napolitano,
in prima fila, era affiancato dal presidente della Camera
Fausto Bertinotti, dal presidente del Consiglio
Romano Prodi, dai vicepremier Massimo D’Alema
e Francesco Rutelli e dal ministro della Difesa
Arturo Parisi. Il presidente Napolitano ha espresso il
suo cordoglio ai genitori del caporale. In segno di lutto anche
il consiglio dei ministri è stato sospeso e aggiornato a
dopo i funerali.
«Ancora
una volta il sangue italiano ha bagnato il deserto di Nassiriya»,
ha sottolineato nell'omelia monsignor Angelo Bagnasco,
ordinario militare per l'Italia. «Alessandro - ha proseguito
Bagnasco - è caduto vittima di un nuovo vile attentato. Ancora
una volta il terrorismo, improvviso e proditorio, scopre il suo
volto più vero: il disprezzo della vita umana. E lo spregio
della persona non porta lontano, non crea alcuna convivenza civile».
Il feretro del giovane caporale ucciso in Iraq fa il suo ingresso
nella grande chiesa mentre si eleva il canto «Chi ci separerá
dal tuo amore?», lode tradizionalmente rivolta al Signore.
In prima fila i familiari del soldato: il padre, la madre, il fratello,
la fidanzata. Si tengono tutti per mano. Poco prima che inizi la
cerimonia, i genitori di Pibiri, il padre Marco e la madre Luisella,
si avvicinano alla bara del figlio. Con le lacrime agli occhi, la
mamma Luisella accarezza la foto di Alessandro e il tricolore che
ricopre il feretro. Alle esequie non hanno voluto mancare nemmeno
i familiari dei compagni del caporale, feriti nell'attentato. Gli
stessi feriti, Luca Daga, Manuel Pilia, Fulvio Concas, Yari Contu
avevano chiesto di poter assistere alla cerimonia le loro condizioni
hanno spinto i medici a non concedere l'autorizzazione. Il funerale
l'hanno così seguito dal loro letto del policlinico militare
del Celio.
Anche il Papa, Benedetto XVI ha espresso il suo cordoglio in un
messaggio inviato dal segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano,
all'ordinario militare per l’Italia, monsignor Angelo Bagnasco.
Il Papa ha ricordato il caporale Pibiri, una «giovane vita
barbaramente stroncata», il Papa ha ricordato che Pibiri,
è caduto mentre era impegnato al servizio della «ripresa
pacifica delle popolazioni irachene».
09 giugno
2006
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