«La Commissione europea raccomanda che la situazione di bilancio
sia corretta entro la fine del 2007 al più tardi attraverso
misure strutturali». Bruxelles, ha così raccomandato
all'Italia a rimettere ordine nei propri conti pubblici, concedendo
al governo due anni (fino al 2007) per riportare il deficit sotto
il 'tetto' del 3%, senza chiedere una manovra-bis per quest'anno.
La Ue chiede al governo italiano «di evitare ogni ulteriore
peggioramento nel 2005 e di contenere il deficit leggermente al
di sopra del 4% del Pil» attuando la finanziaria 2005«con
rigore». Per l'Italia è necessaria «una riduzione
cumulata del deficit strutturale di almeno l'1,6% del Pil nel periodo».
Per quest'anno Bruxelles non chiede misure aggiuntive (manovra bis)
ritenendo l'aggiustamento strutturale dello 0,3% previsto «sufficiente»
e considerando inoltre l'attuale stato di recessione. Bruxelles
ha precisato, che l'Italia non potra' rinviare al 2007 tutti (o
quasi) gli sforzi di bilancio, ma che almeno la meta' dell'obiettivo
di riduzione del disavanzo - cioe' lo 0,8% - dovra' essere centrato
nel 2006, anno delle elezioni. A riguardo il commissario Ue agli
Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha rimarcato molto
chiaramente che ''se c'e' una cosa di cui non ho paura sono le elezioni.
Non otterranno nulla da me con la minaccia delle elezioni''.
Domenico
Siniscalco, ministro dell'Economia, ha giudicato ''equilibrato''
il documento approvato da Bruxelles, che comunque dovrà essere
ratificato dall'Ecofin del 12 luglio.
29 giugno
2005 |